Un brevetto svela il futuro delle supersportive: Yamaha prepara una svolta epocale che potrebbe cambiare per sempre il mondo delle due ruote ad alte prestazioni.
La Casa di Iwata sta per stupire tutti gli appassionati di moto. Un nuovo brevetto depositato all’Ufficio Brevetti Europeo fa sognare gli amanti delle due ruote veloci. Si tratta di un sistema innovativo che potrebbe rivoluzionare il settore delle supersportive. Ma di cosa si tratta esattamente? La risposta è nascosta nei dettagli tecnici di questo documento, che svela le intenzioni di Yamaha per il futuro.
Il brevetto mostra un telaio a doppia trave con un elemento centrale che sembra proprio un pacco batterie. Viene spontaneo pensare a una versione elettrica della famosa R1, la supersportiva per eccellenza di Yamaha. Ma non è solo questo a colpire l’attenzione degli esperti. Il vero cuore dell’innovazione sta nel sistema di raffreddamento, pensato appositamente per le batterie di una moto ad alte prestazioni.
Un sistema di raffreddamento rivoluzionario
Il nuovo sistema brevettato da Yamaha è una specie di armatura hi-tech per il pacco batterie. Una serie di piastre orizzontali che fanno scorrere un liquido refrigerante per portare via il calore. Le piastre formano una doppia H con il telaio, creando un’architettura unica nel suo genere.
Ma perché tutto questo interesse per il raffreddamento? Semplice: le batterie, quando lavorano duro, scaldano parecchio. E in una moto sportiva, dove si cerca sempre il massimo delle prestazioni, questo è un problema non da poco. Il sistema Yamaha promette di risolvere questa sfida in modo elegante ed efficiente.
Non si tratta solo di raffreddamento, in questo documento. Il brevetto rivela altri dettagli interessanti. Il motore è dotato di cambio e trasmette la potenza alla ruota posteriore tramite una catena tradizionale. Questo suggerisce che Yamaha vuole mantenere alcune sensazioni tipiche delle moto sportive anche nella versione elettrica.
La batteria stessa sembra essere un gioiello di ingegneria. Si parla di moduli a otto celle, facilmente sostituibili. Questo potrebbe significare manutenzione più semplice e possibilità di aggiornamenti futuri. La capacità stimata è impressionante: circa 200 kW/h, che si tradurrebbe in una potenza tra i 700 e gli 800 Watt. Numeri da capogiro per una moto elettrica.
Curiosamente, in mezzo a tanta tecnologia avanzata, spicca una sospensione posteriore sorprendentemente semplice. Un cantilever che aziona direttamente l’ammortizzatore, senza leveraggi complessi. Una scelta che fa riflettere gli esperti: sarà abbastanza sofisticata per una moto che punta alle massime prestazioni?
Questo brevetto Yamaha apre scenari entusiasmanti per il futuro delle moto sportive elettriche. Una rivoluzione silenziosa ma potente, che promette di scrivere un nuovo capitolo nella storia delle due ruote.