Svolta totale RC Auto e Moto, cosa cambia ora: clienti e assicuratori col fiato sospeso

Una rivoluzione silenziosa sta scuotendo il mondo delle assicurazioni auto e moto. Nuove regole, dubbi e incertezze tengono tutti con il fiato sospeso.

L’Italia ha recentemente adottato una nuova direttiva europea sulle assicurazioni, che sta creando non poche preoccupazioni nel settore automobilistico e motociclistico. Questa normativa, entrata in vigore alla fine del 2023, introduce cambiamenti significativi nell’obbligo assicurativo, estendendolo anche ai veicoli fermi e non circolanti custoditi in spazi privati. Un cambiamento che sta scuotendo le fondamenta del sistema assicurativo tradizionale.

RC auto moto svolta totale
Svolta assicurazione auto moto, cosa succede adesso – vitadueruote.it

Mentre per i consumatori finali le regole sembrano essere state chiarite, con una standardizzazione della sospensione della copertura assicurativa, il vero nodo della questione riguarda gli altri attori del settore. Come spesso accade, le novità più importanti si nascondono nei dettagli, e in questo caso, il diavolo si annida proprio nelle pieghe della nuova normativa.

Il peso della nuova normativa su costruttori e concessionari

La vera bomba della nuova direttiva riguarda costruttori e concessionari di auto e moto. Secondo alcune interpretazioni della normativa, potrebbe essere necessario assicurare non solo tutti i veicoli esposti nei concessionari, ma addirittura quelli appena usciti dalla catena di montaggio. Un obbligo che, se confermato, potrebbe avere l’effetto di un macigno sul settore.

RC auto moto svolta totale
Svolta assicurazione auto moto, si assicureranno anche dal concessionario – 06082024 vitadueruote.it

Un concessionario di moto costretto ad assicurare ogni singolo veicolo in esposizione, come se fosse pronto a sfrecciare sulle strade. O pensiamo ai costi per un costruttore che deve stipulare polizze per moto ancora calde di fabbrica. Sembra un paradosso, come voler mettere il casco a una bicicletta ferma in garage.

In Francia, i costruttori di automobili hanno già iniziato ad assicurare i veicoli appena prodotti, identificandoli con il numero di telaio. Ma se per il settore auto questa pratica può essere sostenibile, per il mondo delle due ruote potrebbe rappresentare un colpo durissimo.

Il Ministero dei Trasporti ha cercato di proporre delle deroghe per alleggerire il carico su concessionari e costruttori, ma ha incontrato resistenze da parte di altri ministeri. La situazione è quindi in stallo, con molte domande ancora senza risposta.

In questo scenario di incertezza, costruttori e concessionari si trovano in attesa di capire come muoversi senza cadere in una trappola pericolosissima. Le loro preoccupazioni sono comprensibili: che senso ha assicurare moto ferme in vetrina? E come gestire i costi aggiuntivi senza far lievitare i prezzi per i consumatori?

Mentre il dibattito continua, il settore delle due ruote trattiene il respiro, sperando in una soluzione che bilanci le esigenze di sicurezza con la sostenibilità economica. La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa, ma una cosa è certa: il mondo delle assicurazioni auto e moto non sarà più lo stesso.

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