Rivoluzione Kawasaki: né a benzina e né elettrica, il nuovo modello ‘beve’ di tutto

La Kawasaki oggi non è al top né in pista né regge il confronto con Honda, regina di vendita, ma un tempo aveva idee futuristiche che stracciavano le moderne concezioni di mobilità 2.0.

Il marchio di Kobe sta attraversando una fase di profondo rinnovamento. Già da molti anni ha deciso di concentrare i suoi investimenti, esclusivamente, sul prodotto stradale, allontanandosi dall’ambiente della MotoGP. Finché c’è stato Jonathan Rea in sella alla verdona di risultati straordinari, nel box Kawasaki, se ne sono registrati a iosa in SBK.

La storica rivoluzione Kawasaki
Novità Kawasaki – Vitadueruote.it

Lo strapotere tecnico dei concorrenti, in Superbike, ha determinato un cambio epocale. Ora è la Ducati a dominare la scena. Tutti i costruttori giapponesi sono entrati in una crisi profonda. La Kawasaki ha avuto un exploit incredibile negli anni ’80 con il lancio della prima Ninja. La presentazione della GPZ 250, realizzata dal 1983 al 1987 in tre serie diverse, fu una grande novità. La prima gen venne presentata nel 1983, con un design molto basico, risultando simile a quella del modello di cilindrata superiore.

Tra Yamaha, Honda, Suzuki e la casa di Kobe nacque una competizione spietata. La Kawasaki ai tempi riuscì a sorprendere attraverso soluzioni tecniche innovative. I duelli in pista avevano delle ricadute anche sul mercato sorprendenti. Ad esempio la leggendaria Kawasaki KLR 650 era una delle rare moto che diede del filo da torcere ai major europei come KTM e Husqvarna. Sulla base di partenza della KLR nacque la JP8 Diesel.

Kawasaki, il leggendario progetto diesel

La casa nipponica ha collaborato con l’azienda americana HDT (Hayes Diversified Technologies) per sviluppare una moto da cross speciale su richiesta delle forze speciali della NATO. Era una moto in grado di funzionare con carburante diesel. Il motore della KLR 650 venne modificato per camminare con il carburante diesel commerciale, gasolio per mezzi militari, bio-diesel e Kerosene. Qualsiasi cosa era inserita nel serbatoio della moto funzionava.

Kawasaki, il progetto diesel
La Kawasaki con motore diesel – Vitadueruote.it

Il motore aveva 28 CV a 5.500 g/min con un regime di rotazione massimo che poteva arrivare a 7.000 giri. Le JP8 andarono in dotazione ai Marines americani e all’esercito inglese che ne realizzò anche una piccola serie per l’India con il nome di Altius Scimitar 670. Vi sono tanti modelli vintage Kawasaki ad un prezzo stracciato sul mercato dell’usato.

In alto il test sul canale YouTube Bikes and Beards. L’idea di sviluppare un motore diesel di serie per le moto non fu portata avanti a causa di ingombri e pesi maggiori. Vi ricorda qualcosa? Le batterie elettriche hanno oggi il medesimo problema, oltre a quello delle infrastrutture di ricarica. Infine, i diesel richiedevano manutenzioni più frequenti. Il focus sui consumi delle moto, del resto, non è così spasmodico e non è paragonabile a quello delle automobili.

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