A scuola in bici si può, anzi sarebbe proprio il caso. La pensano così a Prato e Varese, città tra loro assai diverse accomunate però dal dare impulso alla mobilità attiva fin sui banchi di scuola.
All’Istituto Marconi quindici studenti della Scuola di Secondo Grado hanno riciclato e restituito alla comunità ben 120 bici (tra cui due a pedalata assistita, ndb). Hanno trascorso ore e ore nel laboratorio istituito sette anni fa grazie ai progetti “I-Bike” e “Safety bike“.
Ve la immaginate la scena? Ok, prestiamo il fianco ai detrattori: il Marconi è un Istituto Professionale Industria e Artigianato, quindi..diciamo..che il dna degli studenti dovrebbe essere quello di riparare, recuperare ‘cose’ tutto il giorno. Ma da qui a pretendere che la scintilla green scatti per forza ce ne vuole. Dietro c’è un gran bel lavoro, portato avanti in ticket con gli Enti Locali.
Le biciclette provengono dal deposito del Comune dove la Polizia Municipale porta tutti i mezzi trovati in strada: molte di queste sono abbandonate ai pali della luce o dei cartelli stradali. Le bici che si trovano nello stato migliore vengono risistemate, le altre invece sono ‘cannibalizzate’ così da fornire pezzi di ricambio a costo zero.
Per due anni il progetto è stato finanziato dalla Regione, poi dalla stessa scuola che il 24 maggio prossimo consegnerà ai “clienti” le bici scelte. Tutto grazie a un contributo compreso tra i 50 e i 70 euro. Spiega Lara Ferri, responsabile del laboratorio, che «il ricavato serve per sostenere le spese vive come quelle dei freni e delle ruote. Prezzi che anche per noi hanno subito un rincaro».
Da notare che con l’arrivo dei monopattini è diminuito l’uso delle biciclette muscolari, che vengono abbandonate. Nel laboratorio della scuola è possibile anche avere un servizio di riparazione, ma con tempi un po’ più lunghi, visto che i ragazzi sono presenti solo due volte alla settimana.
‘Bike e Walk Scuola’ a Varese
Andare in bicicletta o a piedi? A Varese questo è il dilemma! Qui è partito ‘Bike e Walk‘ (foto d’apertura), progetto a cura della Provincia. L’attività coinvolge gli studenti dell’Università dell’Insubria, quelli del Politecnico di Milano e l’associazione EStà.
Previsti una serie di incontri dal 15 al 27 maggio, con le scuole chiamate a realizzare esperienze concrete di mobilità leggera. Tutti gli istituti di ogni ordine e grado sono invitati a partecipare, in particolare le realtà già coinvolte nel programma Green School.
A maggio (ri)fioriscono sempre un sacco di attività all’aria aperta. Nel mese in corso un gruppo ristretto di scuole realizzerà una serie di azioni pilota di valore strategico come pedibus e bicibus, per evitare l’utilizzo dell’auto nei percorsi casa-scuola (fondamentale!). In concomitanza con queste iniziative verranno posate una serie di rastrelliere per biciclette e creati dei laboratori di manutenzione tenuti da alcuni meccanici di una ciclofficina di zona. Quindi verrà redatto un diario individuale con la raccolta delle singole esperienze.
Insisto: tutto questo si può pianificare, mettere a sistema tanto al Nord quanto nel Sud del Paese. Volere è potere!
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