Nel corso degli anni ’90 sono state realizzate diverse motociclette iconiche. Ancora oggi conservano un fascino unico ed inimitabile.
L’industria delle due ruote ha trovato il periodo di maggiore luminosità negli anni ’90. Fioccavano le idee innovative e non c’era l’attenzione spasmodica all’elettronica che ha stravolto i canoni del mercato attuale. I centauri italiani non potevano lamentarsi delle soluzioni tecniche che erano state ideate in quel periodo perché erano destinate a durare nel tempo.
Persino nelle cilindrate minori vi erano delle novità eclatanti. L’Aprilia Classic, meglio conosciuta con il nome Red Rose, venne lanciata nelle cilindrate di 50 e 125 cc, entrambe motorizzate con monocilindrici Rotax raffreddati a liquido. Si trattava di una piccola custom che, nel 1992, venne aggiornata con soluzioni da fascia premium. Dai doppi ammortizzatori posteriori i tecnici passarono ad un mono centrale e nascosto stile softail Harley.
La moto di Noale 50 venne motorizzata Minarelli a 3 o 5 marce in base alla versione. La qualità dei materiali non era paragonabile a quella delle moto di Milwaukee, ma da lontano aveva caratteristiche di stile simili. Altro grande classico del genere era Honda VT 600 Shadow, in produzione dal 1988 al 2000, motorizzata con un bicilindrico a V raffreddato a liquido.
La cilindrata effettiva era di 583 cc, come la Transalp 600, mentre i cavalli erano 41. I cerchioni erano da 19 e 15”, con freno a disco singolo anteriore e tamburo posteriore. Il peso a secco era circa 200 kg. La 750 Black Widow prese il posto della Shadow. Senza nulla togliere ai successi commerciali cinesi attuali, erano mezzi rivoluzionari.
Motociclisti sugli attenti: ricordate tutti i miti degli anni ‘90?
Moto Guzzi California 1100 ha avuto una vita lunghissima. Nacque negli ’70 ed è durata tre decadi. Il boom definitivo si ebbe negli anni ’90 con il motore 1100, dopo il lancio della 950 degli anni ’80, disponibile sia a carburatore che ad iniezione, con architettura a V trasversale. Rispetto alla versione precedente, la 1100, era stata modificata con maggiori cavalli (75) e un peso a secco di 250 kg.
La BMW 1200 C era un omaggio alla tradizione americana senza dimenticare il family feeling teutonico. Il motore era da 1.170 cc raffreddato ad aria e olio, alimentato a iniezione e in grado di garantire 61 cavalli, 98 Nm a soli 3.000 giri. La Yamaha XV 750 Virago ha fatto la storia, rappresentando una valida alternativa alle Harley Davidson. La versione 750 sprigionava 56 cavalli e pesava circa 220 kg a secco. Vantava doppi ammortizzatori posteriori, un doppio freno a disco anteriore e trasmissione finale a cardano. Uscì di produzione nel 1998.