Le motociclette alimentate a benzina sono ormai in via d’estinzione: i puristi dovranno accettarlo, anche perché è giunta l’ufficialità.
I puristi delle due ruote difficilmente accetteranno l’idea di adattarsi a un cambiamento epocale, ma la dimostrazione che arriva conferma che non soltanto la benzina è funzionale a grandi ritmi nelle prestazioni e risultati da acclamare. Basta dare un’occhiata a quanto accaduto a Manchester, all’Arenacross UK per cominciare a familiarizzare con il concetto. Non è stata la sola bravura del pilota Jack Brunnel a confermare l’aria di cambiamento. Infatti anche quanto verificatosi successivamente ne ha dato prova.
La cross di cui si sta chiacchierando tanto negli ultimi giorni conta, infatti, con una batteria da 6.5 kWh con la capacità del pieno di benzina di una 450. Quindi consente fino a sei ore di guida sul sentiero o comunque di completare una manche a intensità da MXGP. I tempi di ricarica cambiano a seconda del caricabatterie di utilizzo e della presa, ma la stima generale è di 1-2 ore.
Spostiamoci in Spagna, dove ha trionfato nuovamente la Stark Varg. Questa due ruote aveva ottenuto grande successo a gennaio, in occasione della sua prima gara contro le cross a benzina. Pochi giorni fa nuovamente ha ottenuto un podio, in terra iberica grazie anche alla prestazione di Jorge Zaragoza al Big Hill Jam Supercross.
Altro che benzina, il podio di questa cross elettrica cambia le gerarchie
In occasione della kermesse iberica, i concorrenti in gara disponevano di motore a combustione. Inoltre c’erano campioni ben noti al grande pubblico, come Justin Hill, che nel 2017 ha trionfato al Supercross West Coast, piuttosto che Kyle Peters, campione in carica dell’Arenacross. Nonostante ciò l’elettrica Stark Varg è riuscita a posizionarsi sul podio con Zaragoza, che ha portato a casa anche il premio di miglior whip, mostrando tutte le doti della sua due ruote.
Probabilmente questo trionfo contribuirà a valorizzare ancor di più i progressi della moto elettrica. La Stark Varg gode di un rapporto peso/potenza superiore a quello delle avversarie. Inoltre il propulsore – sviluppato e prodotto in Europa – conta con un investimento del rotore in carbonio e sviluppa 80 CV, ovvero 9 per kg.
La potenza alla ruota è di 938 Nm. Inoltre dispone di un carter in alluminio raffreddato ad acqua, il quale è posto nella parte strutturale del telaio. Per semplice il processo di raffreddamento, l’inverter è integrato nel carter del motore. La Stark Varg non si limiterà agli eventi spot, bensì ad agosto parteciperà ad altre quattro manifestazioni, dove sarà ulteriormente possibile apprezzarla e convincersi delle due capacità.