Le moto più belle di sempre secondo la classifica stilata dalla IA. Il primo posto accende la discussione: svelata la classifica completa
L’Intelligenza Artificiale è ormai sdoganata e utilizzata in ogni ambito lavorativo, ragion per cui è causa di frequenti malumori. Il timore diffuso è che potendo rapidamente svolgere ogni tipo di funzione riesca a sostituire le persone privandole del lavoro e di conseguenza di un introito per vivere. Fatta la premesse va detto che la IA può essere usata anche per suscitare spunti nuovi di riflessione e accendere il dibattito.
Così è stato fatto da chi ha provato a domandare alla IA quali siano le moto costruite in Italia più belle di tutti i tempi e la risposta ha lasciato tutti a bocca aperta. Anzi, ha scatenato delle vere e proprie discussioni. È interessante notare come il cervello elettronico abbia preferito mantenersi in epoca moderna per quanto riguarda le scelte, evitando i modelli più classici.
Cominciamo dalla medaglia di legno. L’Aprilia RSV4 è stata rivoluzionaria grazie al suo quattro cilindri a V da 999,6 cc. Il telaio era regolabile a doppio trave in lega di alluminio con elementi fusi e stampati in lamiera. Inizialmente da 180 cv, è poi salita fino a 217 cv. Sul terzo gradino del podio troviamo invece la Moto Guzzi V7 del 1965.
Esteticamente si faceva notare per il serbatoio con facce a specchio e un approccio moto USA dato dal manubrio largo. Ad equipaggiarla un bicilindrico a V longitudinale da 90 gradi, diventato il marchio di fabbrica della Casa, un po’ come il boxer con BMW. Il cambio era a quattro marce, con peso a vuoto di 228 kg. Anch’essa progettata da Tamburini la MV Agusta F4 ha fatto la sua apparizione sul mercato nel 1998.
Capace di conquistare immediatamente il grande pubblico, aveva tra le dotazioni più amate uno scarico con quattro terminali sotto la sella. Il propulsore era un quattro cilindri da 174 cv e tanti brividi una volta scaricati sull’asfalto. Infine, si riavvolge il nastro al 1994 per trovare la più amata dalla IA. Progettata da Massimo Tamburini la Ducati 916 è l’emblema delle moto sportive.
Innovativa nel design, sfoggia due fari incastonati nella carenatura, uno chassis a traliccio e lo scarico collocato sotto la sella. Molto potente, ad animarla è un bicilindrico ad L da 916 cc in grado di scaricare fino a 114 cv. Brillante anche nelle competizioni, ha fatto la storia guidata da d7ue big come Troy Corser e Carl Fogarty.
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