La Lamborghini è stata ceduta ad Audi ma c’è ancora una parte dell’azienda 100% italiana. Ecco di cosa si tratta.
Siamo abituati alle linee spigolose e tese delle supercar della casa di Sant’Agata Bolognese, ma vi è una divisione dell’azienda che propone altre tipologie di mezzi. Non tutti i veicoli a marchio Lamborghini sono nati per strappare record di velocità e costare una fortuna. Ferruccio, fondatore del marchio, aveva il sogno di differenziare il proprio business, puntando a mettere i bastoni tra le ruote alla Ferrari.
Il DNA Lamborghini è riconoscibile da qualsiasi angolazione delle sue supercar. Lo stile inaugurato con il lancio della Countach ha fatto scuola ed è stato riproposto anche su Diablo, Murcielago, Aventador e sulla recentissima Revuelto. Si tratta di vetture concepite per esprimere il massimo potenziale in pista, ma omologate per la strada. Basse, larghe e potentissime vantano musi spigolosi con ampie prese d’arie e uno splitter che consente un flusso d’aria supplementare per ottimizzare l’efficienza aerodinamica e il raffreddamento del motore.
Le performance delle Lamborghini, grazie all’iconico motore V12, sono spaventose. Sotto il cofano della Revuelto c’è un motore V12 da 6,5 litri da 825 CV associato a 3 motori elettrici da 190 CV totali e alimentati da una batteria da 3,8 kWh, per un totale di 1015 cavalli. Il cambio è un robotizzato a doppia frizione a otto marce, sviluppato dalla casa emiliana. Le prestazioni? Lo 0 a 100 km/h è coperto in appena 2,5 secondi, mentre lo 0 a 200 km/h avviene in meno di 7 secondi, con una top speed di oltre 350 km/h. La sfida alla casa modenese continuerà anche nell’industria 2.0.
Nel 2024 le vetture del Toro hanno gareggiato con una LMDh nel FIA WEC, nella classe regina Hypercar. Il know-how racing nasce dalla stretta collaborazione con altri brand top del Gruppo VW. Nel 1998, infatti, il brand emiliano venne acquisito da Audi, rientrante nel portfolio dei marchio della Volkswagen. Lamborghini risulta ancora di proprietà della casa di Ingolstadt, che ha poi ha messo le mani anche sulla Ducati.
I fatturati del brand del Toro sono volati, ma c’è stato lo zampino del forte gruppo teutonico. C’è un ramo di Lamborghini che, invece, è italiano, ed è la divisione Trattori. L’azienda è fornitrice di trattori e prodotti agricoli, ed è stata fondata nel 1948, con sede a Cento, in Emilia-Romagna. Dal 1973 è parte del gruppo SAME, italiana al 100%, è fiore all’occhiello nel campo dei trattori.
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