La casa di Borgo Panigale ha trasferito il know-how acquisito in pista alla strada. La nuova Ducati Panigale V4 nasconde un nuovo componente all’avanguardia.
La Ducati non si accontenta dei record che ha siglato sino ad oggi in tutte le categorie del Motorsport ed è intenzionata ad alzare l’asticella con nuove soluzioni futuristiche. In occasione del WDW 2024 la casa emiliana ha svelato la nuova Ducati Panigale V4 2025: un mix di eleganza, di ingegneria estrema e di componenti che non si erano mai visti prima.
Le vittorie nel motociclismo hanno reso la nuova Panigale V4, nella versione S, una piccola Desmosedici GP. Partiamo dal peso di soli 187 kg, 2 in meno rispetto al modello precedente, con un guadagno di 0,5 CV nonostante la più restrittiva omologazione Euro5+. La nuova carenatura ha tratto ispirazione dalla Ducati 916 e alla 1098, abbassando la resistenza aerodinamica del 4% grazie alle ali a doppio profilo, lasciando inalterato il livello di deportanza rispetto alla versione 2024.
Le maggiori novità risiedono sotto il serbatoio. Il motore sprigiona una potenza massima di 216 CV (159 kW) a 13.500 giri/minuto. Il motore è stato alleggerito di 1 kg, ma non è tutto. Potenza e coppia possono crescere ulteriormente arrivando, rispettivamente, ai 228 CV e ai 127,8 Nm con scarico full-racing Ducati Performance by Akrapovič. La sella vanta una conformazione più larga e confortevole, mentre il serbatoio ha una forma più ricercata.
I tecnici emiliani hanno portato al debutto un sistema sviluppato in partnership con Bosch che consente l’attivazione dei freni anteriori e posteriori, anche quando il rider agisce soltanto su uno dei due. Il sistema è stato battezzato Race eCBS e, creato per l’utilizzo in pista, permette combinare l’azione dei freni anteriore e posteriore. In sostanza se il pilota frena con la leva anteriore, l’unità ABS agisce automaticamente con la pressione del freno posteriore, senza richiedere l’intervento umano.
I team di sviluppo Bosch e Ducati hanno migliorato le performance del sistema durante l’attività in pista. Per avere una pressione frenante ottimale sulla ruota posteriore, il sistema Bosch effettua 100 controlli al secondo sulla pressione del freno anteriore, l’angolo di piega, l’angolo di imbardata e lo slittamento della ruota posteriore. In questo modo l’efficacia dell’impianto frenante è massima. Il prezzo è da capogiro.
La funzione è attiva solo nella modalità racetrack ABS, senza ABS sulla ruota posteriore, dando al pilota la possibilità di agire manualmente se necessario. La novità consente di avere una maggiore stabilità e aiuta a rimanere nella traiettoria ideale.
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