La entry level di casa Ducati sorprende tutti gli appassionati per la sua semplicità di guida e per il suo prezzo abbordabile
La storia dell’azienda Ducati affonda le sue radici in una Bologna degli anni ’20 del secolo scorso per mano del suo fondatore l’ingegnere Antonio Cavalieri Ducati. Ma per avere la Ducati Meccanica come la conosciamo noi oggi, capace di produrre gioielli motociclistici invidiati e richiesti in ogni angolo del globo, bisogna attendere la fine della seconda guerra mondiale, quando l’azienda venne ceduta al controllo statale che ne gestì per svariati decenni la produzione.
Il glorioso marchio di Borgo Panigale è ricco di storiche motociclette e di trofei conquistati nelle varie categorie in cui ha partecipato da protagonista, ma il focus di oggi si concentra sulla baby Ducati, ossia il modello entry level del brand emiliano. La piccola rossa sta riscontrando un successo senza precedenti, grazie al suo prezzo comunque abbordabile e dalla ciclistica facile da gestire, il che apre le porte ai centauri meno esperti e ai Ducatisti del futuro.
Che stile la nuova Ducati Scrambler: è accessibile a tutti
Quando si pronuncia il nome Scrambler, in casa Ducati si riaccendono romantici ricordi legati all’omonimo modello disegnato Leopoldo Tartarini negli anni ’60. La versione contemporanea è stata presentata per la prima volta nel 2014, con la commercializzazione avvenuta nell’anno seguente. In quasi 10 anni di carriera, la nuova Ducati Scrambler ha ottenuto un’ottima risposta dal popolo dei motociclisti in tutte le sue varianti, dalla più piccola 800 fino alla più potente 1100.
Scrambler è una Ducati diversa, differente dalle tipiche sorelle del marchio di Borgo Panigale. Un taglio così netto rispetto al resto della gamma tanto da guadagnarsi una pagina web ufficiale esclusiva e indipendente, quasi fosse un marchio a parte. Attenzione però a non considerarla una vera Ducati: la Scrambler ha un comportamento stradale da Ducati DOC, con un motore potente e deciso a tutti i regimi e con tanta tecnologia al servizio del pilota anche meno esperto.
La Scrambler Icon è l’ultima Ducati che adotterà il leggendario propulsore bicilindrico a L con raffreddamento ad aria. Dal punto di vista tecnologico nulla è lasciato al caso: gas ride by wire multi mappa, controllo di trazione e ABS con funzione cornering fanno da contraltare a una ciclistica di qualità con telaio a traliccio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore regolabile nel precarico. I consumi sono sempre molto ridotti, intorno ai 30 Km/l e con un prezzo di partenza di 10.690 euro. Niente male per una Ducati.