Le Ducati sono un concentrato di tecnologia estrema. Ma sono realmente così piacevoli da guidare? Scopriamo le caratteristiche delle Rosse a due ruote.
Chi acquista Ducati lo fa per il fascino storico ma anche per una serie di caratteristiche uniche che non hanno eguali nel mercato delle due ruote. Oltre ad essere molto belle le moto sono figlie di un know-how che nasce dalla pista. Le vittorie nei campionati MotoGP, Superbike e Supersport hanno fatto schizzare le vendite a livelli mai toccati in precedenza.
Il marchio emiliano, facente parte del gruppo Volkswagen, ha fatto registrare delle entrate da sogno negli ultimi anni. Le imprese registrate da Pecco Bagnaia in top class hanno convinto tanti, anche al di fuori dei nostri confini, a provare una cattivissima Ducati. La gamma risulta piuttosto variegata, ma tutti i bolidi sono improntati sul principio della sportività autentica.
Lo strapotere tecnico della moto italiana nel Motorsport ha fatto la differenza. I bolidi di Borgo Panigale sono diventati dei punti di riferimento anche fuori dalla pista. I team rivali non sono stati in grado di replicare alle novità tecniche introdotte dal gruppo di tecnici guidati da Dall’Igna. La Rossa è sempre stata un desiderio irrefrenabile dei centauri nostrani, ma il fenomeno risulta in crescita esponenziale in diversi Paesi. La Ducati, negli Stati Uniti, ha un appeal clamoroso, anche grazie alla comparsa nelle pellicole hollywoodiane.
Le vendite sono schizzate alle stelle anche in Australia e in Germania. Il marchio emiliano è diventato sinonimo di eccellenza assoluta, esportando con orgoglio il made in Italy a tutte le latitudini. Tra le moto più sognate c’è la Multistrada, la Panigale e la Monster. Tutte moto con una storia molto lunga e che rappresentano un perfetto connubio tra performance, eleganza e valore.
Il top di gamma corrisponde al nome di Panigale V4 S. La potenza attuale della V4 R è straordinaria, raggiungendo i 140 cavalli. La supersportiva emiliana arriva ad una top speed di 315 km/h e potrebbe essere l’ultima di una stirpe straordinaria. Con queste performance potrebbe quasi tenere botta ai bolidi della classe regina. Alcune soluzioni, infatti, sono ereditate dalla MotoGP, come il telaio perimetrale in alluminio, mandando in pensione lo schema a motore portante presente sulla precedente V4 R. Non scherza nemmeno la Diavel in basso, vincitrice del riconoscimento Reddot per il suo design iconico.
Abbiamo preso, come esempio, il non plus ultra del listino che trasmette sensazioni da brivido. Il piacere di guida è estremo. Tutte le Ducati sono molto affidabili e divertenti. E’ difficile conoscere in giro un ducatista scontento del proprio gioiello. L’asticella si è alzata, ulteriormente, negli ultimi anni. La qualità, naturalmente si paga a caro prezzo.
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