Brutte notizie per la grande rivale del BMW GS, purtroppo è stato riscontrato un pericoloso difetto da cambiare.
Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Anche per i colossi delle due ruote. Ne saprà qualcosa uno dei brand leader del settore, che è stato costretto a richiamare la propria ammiraglia per un pericoloso difetto. Migliaia di modelli sono stati costretti a tornare in fabbrica.
La sfortunata protagonista è una moto che nasce soprattutto per battagliare contro le altre maxi-enduro del settore. Suzuki è al centro di un vero e proprio ciclone, dopo quanto emerso su uno dei suoi modelli più amati e venduti tra il 2023 ed il 2024. I dettagli svelano tutto: se siete in possesso di uno di questi veicoli, fate molta attenzione.
Migliaia di moto richiamate per Suzuki: ecco cosa sta accadendo
La moto di cui stiamo parlando è la Suzuki V-Strom 800 DE, e sono stati richiamati i modelli prodotti negli ultimi due anni fino a 11.899 esemplari in tutto il mondo (parliamo degli M3 e M4). Il problema che ha portato a questo richiamo a tappeto è legato al fatto che gli pneumatici delle ruote posteriori di primo equipaggiamento hanno subito un distacco del battistrada dalla carcassa delle gomme di alcuni modelli, quindi per sicurezza ne sono state richiamate quasi 12mila.
Le gomme ‘incriminate’ sono le Dunlop Trailmax Mixtour. Il 17 giugno scorso sono state interrotte le consegne di queste motociclette, e in seguito è stato consigliato da parte del marchio giapponese di non guidare più le V-Strom 800 DE, se montano ancora le stesse coperture di quando hanno acquistato il modello. O, almeno, di non farlo fino a quando non viene risolto il problema. I proprietari di queste due ruote sono stati informati fra luglio e agosto, spiegando loro che ci potevano essere crepe, deformazioni e separazioni del battistrada e che i primi segnali di cedimento del pneumatico posteriore potevano essere alcune vibrazioni anomale.
E così, obbligatoriamente, le moto sono state riportate ai concessionari per effettuare la sostituzione delle gomme. Il richiamo mondiale interesserebbe anche l’Europa e Stati Uniti, con Germania (1.050), USA (1.688) e Gran Bretagna (304) già allertate. Non conosciamo i dati che riguardano l’Italia, tuttavia sicuramente i possessori di queste Suzuki riceveranno una raccomandata a casa. In ogni caso, per chi vuole capire se la propria moto è difettosa, può controllare sul sito dell’azienda se il proprio modello è a rischio, inserendo numero di telaio e targa.