Bicicletta, addio alla catena: arriva la novità high tech che cambia tutto

Uno dei principali problemi di chi utilizza la bici è sempre stata la catena: d’ora in poi non esisterà più nessun intoppo grazie alla nuova tecnologia

Un salto di catena sarà capitato a tutti, chi prima chi poi, con le classiche due ruote mountain-bike o anche con le più professionali bici da corsa. Grazie ad un upgrade high-tech, adesso questo sarà solo un lontano ricordo.

Nuova rivoluzione nel mondo delle bici
Bici (AdobeStock) – Vitadueruote.it

Tutti coloro che amano andare in bicicletta sanno che i punti deboli sono sostanzialmente due. O si fora una delle gomme oppure c’è un salto della catena. Sia che si utilizzino delle semplici “Grazielle” o che si vada incontro a modelli più professionali, da strada o da sterrato, di certo bisogna fare attenzione a questi particolari. Nel corso degli anni, con lo sviluppo tecnico nel settore, di certo sono state prodotte delle versioni molto più “resistenti” ma non si può mai escludere un imprevisto.

Le mani sporche di grasso per aver toccato la catena, la necessità di ribaltare la bici, posandola sul sellino, per rimettere in linea i denti e poter ripartire. Quasi una routine che in età giovanile o più avanzata ha riguardato quasi tutti. Questo romanticismo legato al passato, anche con dei risvolti ovviamente di scomodità, potrebbe però essere presto cancellato da quello che sta arrivando sul mercato delle due ruote senza motore. Delle novità high-tech che cambieranno la concezione di bici e anche il suo utilizzo.

Nuove bici high-tech: al posto della catena ci saranno dei generatori di impulso

Secondo gli esperti del settore, infatti, la catena potrebbe scomparire a breve dalle biciclette. Per la produzione ciclistica, infatti, si sta lavorando ad una trasmissione digitale che sfrutta un software per distribuire equamente l’energia su entrambe le ruote. Questo permette di non avere una catena per trasmettere tale impulso.

Nuove bici senza catena
Novità per le nuove bici high-tech (Vitadueruote.it)

Il nuovo funzionamento si appoggerebbe quindi alla presenza dei generatori di energia che convertono le nostre pedalate in un impulso elettrico, da distribuire alle due ruote. Una sorta di centralina dell’energia che dà l’iniezione al nostro motore. Dalle prime indagini di mercato sembra che la Schaeffler, azienda tedesca, sia tra quelle che abbia operato meglio nella ricerca.

Altri fronti di sviluppo particolarmente aventi sono presenti in Cina e in Olanda, il gotha per quanto concerne il mondo delle bici. Vedremo quanto ci vorrà prima di vedere questi nuovi modelli comunemente per strada anche dalle nostre parti.

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