E’ arrivato il brevetto e ora non si può più scappare. L’Autovelox montato sull’auto ti segnala immediatamente.
Per qualcuno rappresenta una salvezza, un deterrente per gli automobilisti ad andare a tavoletta, per altri, invece, è un nemico da combattere. L’Autovelox è insomma croce e delizia per gli utenti della strada e spesso è al centro di aspre discussioni, come lo scorso quando i media avevano dato grande risalto alle azioni del soprannominato Fleximan. Un cittadino, poi emulato da altri “ribelli”, che abbatteva tutti i dispositivi che incontrava.
Come sempre accade in queste situazioni si sono immediatamente create due fazioni: quella a favore e quella contro. Chi ha da subito definito l’autore un eroe e chi, perlopiù parenti di vittime di incidenti fatali, ha gridato allo scandalo organizzando anche manifestazioni di protesta contro un atteggiamento quasi giustificativo di chi non rispetta i limiti di velocità. Adesso però l’invenzione di un noto costruttore potrebbe cambiare tutto.
Ford brevetta l’Autovelox sulle auto: chi sbaglia verrà subito rintracciato
Per disincentivare tali comportamenti Ford ha infatti appena ideato una tecnologia innovativa pronta a trasformare le quattro ruote in radar mobili per rilevare le eventuali infrazioni. L’obiettivo del sistema è quello di rendere il singolo il controllore di ogni altro viaggiatore. In pratica, se durante la marcia si incontra qualcuno che va a tutta manetta eccedendo i limiti imposti dal Codice, il dispositivo si attiva accendendo le telecamere e registrando l’avvenuta violazione.
A quel punto le immagini e i dati GPS vengono trasmessi alle autorità che, a loro volta decideranno se procedere con una multa nei confronti del proprietario del mezzo. Chiaramente, per quanto il metodo possa sembrare efficace, fa sorgere dei dubbi sotto il profilo etico, poiché è lampante che in questa maniera si rischia di invadere la privacy degli automobilisti.
C’è dunque da attendersi che da qui ai prossimi mesi si parlerà molto dell’argomento, in quanto se dovesse andare in porto potrebbe verificarsi una vera e propria rivoluzione nell’automotive e nel concetto di mobilità, implicando, con ogni probabilità, l’intervento di altri marchi oltre a quello americano. Non è da escludere che possa essere solo l’inizio di una pratica più diffusa e se così dovesse essere, è certo che dovrà essere stabilita una regolamentazione per evitare la caccia al furbetto di turno. Ultimamente la Casa dell’Ovale Blu ha brevettato anche un metodo per implementare l’efficienza dei motori a combustione interna.
