Bastano questi piccoli accorgimenti per evitare che la moto si surriscaldi e vada incontro a un incendio che può causare danni irreparabili.
Tutti coloro che si mettono abitualmente in sella a una moto sanno bene che serve la massima attenzione per guidare in totale sicurezza e non far correre rischi né a sé stessi, né agli altri. Una necessità che può essere messa in pericolo dalle alte temperature dei mesi estivi: il caldo molto intenso, infatti, è un problema anche per i conducenti di moto e scooter.
Quando la colonnina di mercurio raggiunge vette elevate – spesso anche per molti giorni consecutivi – anche le moto cominciano a pagare dazio, specialmente se subentrano disattenzione e superficialità da parte del proprietario. Un caldo molto forte può facilmente portare a problemi al motore e ad altre serie criticità.
Ma quali sono i guai più comuni che possono provocare il surriscaldamento della moto e di conseguenza danni che spesso obbligano a spese ingenti? Un esempio è il filtro dell’aria ‘racing’, che spesso viene applicato al posto di quello classico per facilitare il passaggio di più aria: la carburazione, in questo modo, subirà uno stress eccessivo e il motore andrà a surriscaldarsi.
Stesso discorso se il proprietario della moto opta per delle candele inadeguate, magari montandole anche in maniera sbagliata. In più, di tanto in tanto sarebbe bene far effettuare un monitoraggio dei sistemi di alimentazione (carburatori o iniezione): in alcuni casi, infatti, questi sistemi vengono modificati per far rendere di più la moto, ma la conseguenza è quella di una miscela con troppa aria che può portare al surriscaldamento del motore.
Infine è sempre consigliabile lasciare l’impianto di scarico originale (per non rischiare di avere una carburazione sregolata) e controllare il livello di olio nel motore, un componente fondamentale per mantenere la giusta temperatura ed evitare surriscaldamenti. Tutti questi accorgimenti diventano ancora più incisivi nel periodo estivo, quando l’afa intensa può scatenare con maggiore facilità un riscaldamento eccessivo del motore della moto e causare rotture più o meno gravi.
Nei motori raffreddati a liquido il consiglio è di avere sempre sotto controllo l’indicatore di temperatura del liquido di raffreddamento e monitorare il funzionamento della ventola di raffreddamento (non deve essere continuo). Per quelli raffreddati ad aria, invece, i segnali d’allarme sono il troppo rumore e l’irregolarità nell’erogazione della potenza, oltre ai possibili problemi di avviamento.
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